
“Gli spazi indicibili della vita”
Pensieri sparsi e dispersi, poi ritrovati di Carmen Moscariello
E’ la dimensione del tempo circolare, il tempo dell’eterno ritorno, in cui non vi è né inizio, né fine, non ci sono traguardi da raggiungere, non tensioni, né delusioni; è il tempo della preistoria umana. Ma con l’inizio della storia si è consumata la prima e più drammatica frattura sciogliendola dall’abbraccio con il divino che ha consegnato l’umanità a se stessa. Ecco dunque, il paradosso del momento in cui l’io è sufficientemente evoluto per elevarsi al di sopra di se stesso ,è costretto dalla sua stessa maturità, da questo più ampio orizzonte che il suo sguardo può ora abbracciare e dichiarare il proprio essere limitato. Non più la totalità e perfezione degli inizi, ma il conflitto e il male, il cerchio, simbolo delle origini si srotola e si trasforma in una linea retta che avanza verso il futuro e si lascia in dietro tutto ciò che passando muore E’ il tempo dell’illusione sotto il sole della coscienza, i rimandi magici del racconto della vita.
Esistono vite in cui anche il più piccolo avvenimento si spiega come il destino (Rainer Maria RilKe, Lettere a una giovane signora- su Dio: La maggior parte degli avvenimenti sono indicibili, si compiono in uno spazio che mai parola ha varcato, e più indicibili di tutto sono le opere d’arte, misteriose esistenze, la cui vita, accanto alla nostra che svanisce, perdura».
La possibilità data al singolo di inserire la propria esistenza di senso, seppur non provvidenzialmente evidenziato. La vita dell’artista, non solo, direi la vita di tutti noi è destinata allo spirito, all’obbedienza dei movimenti dello spirito e cosi , nel tempo si è attratti da una lenta inesorabile maturazione. Come la vita dell’albero è esposta a tutte le intemperie dell’inverno a inesorabili potature, ma come accade in natura la vita si dipana in percorsi ciclici, e ad ogni inverno segue una primavera, un rinnovamento. Accettare di compiersi significa accettare la solitudine, il dolore, l’ignoto, la delusione dell’oggi, però sono tutti questi tempi, quasi musicali, (così poi li trasforma la Poesia e, dunque, il Poeta) connessi alla crescita, che prende le distanze dal male e dal dolore, privo, in questo caso del pensiero nefasto.A ttendere con profonda umiltà l’ora del parto d’una nuova chiarezza, o di una nuova scrittura?. Occorre accogliere l’esistenza in tutta la sua ampiezza, con tutto l’inaudito, l’incredibile, l’assurdo che a volte essa contiene. Forse guardare alla vita come a un destino.